Il progetto: " passo dopo passo, al tuo fianco..."
Il progetto ha l'obiettivo di diffondere la cultura della protezione giuridica dei cittadini in condizione di fragilità nel territorio dell'Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano, N°1.
Il progetto copre il territorio dell'Azienda Sanitaria Locale della provincia di Milano, n°1 che comprende tutta la zona nord ovest della provincia milanese per un totale di 73 comuni organizzati in 7 distretti: Garbagnate, Rho, Corsico, Legnano, Castano Primo, Magenta, Abbiategrasso.
Capofila del progetto è l'Associazione di secondo livello "Polifonie" di Rho che coordina la retecomposta dalle associazioni "Cambiarepasso" di Cornaredo, "La Quercia" di Magenta, "Lule" di Abbiategrasso e "Volare Insieme" di Vanzaghello
Il coinvolgimento delle singole Persone, delle loro famiglie, del mondo del Terzo settore nel suo insieme, degli operatori e delle Istituzioni locali e della popolazione in generale, è la condizione essenziale per realizzare un progetto che vuole:
- Attivare, formare ed affiancare nuovi Amministratori di Sostegno volontari che, a partire dallo spirito delle norme di riferimento, realizzino con competenza e passione il proprio impegno: accompagnare le persone verso una consapevolezza dell'utilità di questo strumento giuridico;
- Accompagnare le persone nella realizzazione di percorsi di reale autonomia, di consapevolezza nelle proprie scelte, modificando ed adattando, nel tempo, il proprio ruolo in sintonia con le mutate esigenze di protezione giuridica delle persone in stato di difficoltà temporanea.
- Sostenere, promuovere e sviluppare progetti istituzionali, associativi, famigliari che: realizzino monitoraggi sia in relazione ai bisogni dei singoli sia sulla collettività di riferimento, che stabiliscano sinergie fra enti diversi e fra territori diversi, che sviluppino progetti volti al coinvolgimento degli enti ospedalieri, delle strutture di accoglienza diurne e residenziali private e pubbliche ed i loro operatori, che riescano a raggiungere il maggior numero di famiglie del proprio territorio e stabiliscano con loro contatti significativi, anche senza attivare la protezione giuridica, ma diventando punto di riferimento per ogni bisogno che le famiglie dovranno affrontare successivamente.
- Costruire punti di riferimento locali per la formazione e l'informazione sulle norme giuridiche di riferimento e le eventuali modifiche o novità.
I risultati attesi
L'infrastutturazione sociale, un sistema cioè che sappia individuare e sostenere le organizzazioni del privato sociale impegnate nella protezione giuridica in modo stabile e strutturato, una rete di più soggetti del terzo settore che agiscono in modo organizzato e in stretta connessione tra loro e con le strutture pubbliche; una rete di volontari motivati e capaci di relazione e condivisione del proprio ruolo sociale con l'obiettivo di assicurare una protezione giuridica alle persone con fragilità.
Aumento del numero degli Amministratori di sostegno intesi, in coerenza con il progetto,
quali:
- persone che si occupano e si preoccupano responsabilmente della qualità della vita nel tempo della persona con fragilità, oltre la semplice soluzione di problemi burocratici;
- persone/familiari che sanno sollecitare la famiglia per una progettazione responsabile del "durante e dopo di noi";
- persone volontarie adeguatamente preparate e sostenute nell'esercizio del loro ruolo che costituiscano una risorsa per le famiglie impossibilitate a trovare una soluzione in proprio;
- volontari che potranno essere una risorsa anche per i servizi sociali territoriali che, avendo l'obbligo di presentare i ricorsi, potranno presentarli con la contestuale indicazione della persona idonea a essere nominata, coinvolgendola prima nel progetto individualizzato d'intervento (legge 328/2004 art. 14) e raccogliendo la sua adesione consapevole e volontaria ad accettare tale ruolo, rendendo quindi l'AdS "istituzionale" una scelta residuale e riservata a situazioni di particolare complessità e onerosità.
I punti di prossimità territoriali
Si intendono costituire "Punti di prossimità territoriale", uno per ogni distretto dell'Asl della provincia di Milano, n°1, che siano caratterizzati da:
- prossimità territoriale, a cui ci si può rivolgere per ricevere informazione e sostegno;
- coordinamento interno alla rete dei punti di prossimità, in modo da potersi sostenere nel compito;
- in rete con le altre organizzazioni del pubblico e privato sociale;
- sostenuti e accompagnati dall'esperienza professionale e storica di professionisti volontari;
- capaci di parlare dei bisogni delle persone con fragilità alla città e alle sue istituzioni;
- punti di riferimento, ma anche interlocutori dei servizi del territorio.
Costituzione di un tavolo interistituzionale
Con l'aumento della consapevolezza, della conoscenza e della applicazione delle misure di protezione giuridica, sarà necessario realizzare un sistema di conoscenza e di comunicazione stabile tra i diversi interlocutori del sistema.
Una rete stabile e reale che veda, come protagonisti attivi, le associazioni, i soggetti istituzionali preposti alla protezione giuridica dei cittadini, i giudici tutelari. Cardinale sarà la capacità di individuare le modalità migliori per poter raggiungere insieme gli obiettivi del confronto: la conoscenza reciproca, l'analisi dei bisogni specifici, l'individuazione di prassi comuni da attivare, la capacità di rimanere aperti a nuovi problemi e nuove soluzioni.
In questo senso i progettisti propongono un "tavolo di confronto" interistituzionale che abbia le caratteristiche della stabilità, del riconoscimento reciproco e definito negli obiettivi e in un metodo comune di lavoro.
Il percorso di avvicinamento a questo obiettivo vede la richiesta formale di partecipazione al progetto da parte della rete, ma anche delle Amministrazioni Pubbliche e dei Tribunale territorialmente competenti.
Allargamento della rete associativa
Il progetto opera nella direzione dell'incontro con nuove realtà disponibili a far parte della rete, disponibili cioè ad interfacciarsi e coordinarsi con le altre organizzazioni presenti: un sistema aperto quindi che modifica e si modifica, avvicinandosi ai cittadini con fragilità e ai loro problemi.
Valorizzazione dell'Amministratore di Sostegno
L'AdS, nell'intenzione dei progettisti, dovrà integrarsi pienamente con i gruppi di lavoro di lavoro che operano l'attiva presa in carico degli amministrati. Si ipotizza, nello sviluppo del progetto, una progressiva partecipazione a colloqui e riunioni tra gli AdS e gli operatori dei differenti Servizi che si occupano, professionalmente o meno, delle persone in condizione di fragilità, allo scopo di rappresentare e tutelare la corretta aspirazione al più alto livello possibile di qualità della vita delle persone che, per condizione temporanea o permanente, non risultano essere (o essere ancora) in grado di autodeterminarsi totalmente.
Sostenibilità del sistema
Si intende partecipare alla costruzione di una rete stabile di organizzazioni in grado di divenire soggetto interlocutore degli enti pubblici allo scopo di costruire, in coerenza al principio della sussidiarietà, collaborazioni continuative che renderanno sostenibile anche nel futuro la rete e la infrastrutturazione costruita.
Si prevede, quindi, un percorso che preveda la possibilità di istituire protocolli di intesa/convenzioni tra le organizzazioni attive sui differenti territori e gli Enti Pubblici.